Lo smeraldo è una pietra preziosa affascinante, ricca di storia e spesso legata alla magia, conosciuta come “fuoco verde” dagli spagnoli, ai loro primi ritrovamenti nel sud delle Americhe, da sempre pietra amata da Re, Regine e Faraoni, lo smeraldo è dall’antichità accompagnato da pratiche per accrescerne le virtù estetiche ed il valore. Lo smeraldo è una varietà di berillo, così come altre pietre preziose conosciute, come ad esempio la bixbite, l’acquamarina blu, la morganite rosa, l’eliodoro giallo e la goshenite.

Lo smeraldo è una pietra preziosa molto dura, si parla di durezza 8 sulla scala di Mohs, è caratterizzata da una lucentezza vitrea e dall’inconfondibile colore verde, dato dalla presenza di vanadio e ossido di cromo nella pietra. La tonalità del colore verde della pietra smeraldo dipende dalla zona di estrazione, dai minerali presenti nel giacimento, vedremo più avanti la classificazione precisa del colore dello smeraldo in base alla sua provenienza. La caratteristica principale dello smeraldo, quella per cui se ne attesta l’autenticità, sono le venature e le fratture della superficie, createsi in fase di formazione della pietra preziosa, e sono davvero molto rilevanti nell’attribuzione del valore alla pietra quando la si usa in gioielleria, dato che le pietre con meno inclusioni e venature vengono considerate di un valore superiore, ma sono proprio le sue “imperfezioni” a renderlo uno smeraldo autentico, anche agli occhi di un non esperto, una pietra verde pura infatti, sarà bellissima agli occhi, ma più credibile come falsa o come zircone colorato, piuttosto che come uno smeraldo autentico. Le caratteristiche che vediamo negli smeraldi, e che ne occupano la superficie, sono bolle di gas interne, cristalli incorporati, veli e crepe, che se presenti in quantità elevata possono rendere lo smeraldo troppo torbido o lattiginoso, ma in quantità moderata lo rendono semplicemente uno smeraldo unico e autentico. Questi non sono difetti della pietra, caratteristiche che ci devono inibire l’acquisto, ma peculiarità che ci devono far amare la pietra che stiamo scegliendo per come è, con i suoi connotati unici, che ne attestano l’autenticità.

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La nascita dello Smeraldo

I giacimenti più conosciuti per gli smeraldi sono la Colombia, lo Zambia, il Brasile e L’Afghanistan, ma vi sono numerosi giacimenti di Smeraldi anche in America del Nord, in Australia, in Sud Africa e in Zimbabwe. Lo smeraldo nasce in una roccia metamorfica ove sia presente magma granitico, come fonte di berillo, e gneiss carbonaceo, come fonte di vanadio e cromo, elementi che danno alla pietra il tipico colore verde. la zona di estrazione della pietra influisce sul suo colore, dato appunto dai minerali presenti nel giacimento. Gli smeraldi provenienti dalla Colombia sono caratterizzati dal verde intenso, puro; mentre gli smeraldi provenienti dal Brasile hanno una colorazione di verde più tendente al giallo, e gli smeraldi provenienti dallo Zambia hanno una colorazione di verde più tendente al blu, colore sempre più apprezzato nell’era moderna.

Trattamenti dello Smeraldo

Quando si parla di pietra preziosa trattata spesso si crede che essa venga modificata a scapito del suo valore per incrementarne la resa estetica, affermazione però vera solo in parte e da analizzare con giudizio però. Nel caso specifico dello smeraldo il trattamento con resina o olio serve a riempire le crepe naturali della pietra, in modo da proteggerla da rotture future, e da solidificarne la struttura, di natura molto delicata. Sin dai tempi remoti è stato documentato l’uso di migliorare l’aspetto e la struttura degli smeraldi con trattamenti naturali, ne troviamo una documentazione in questo lavoro di carattere politico, dove si trova l’opinione informata del guardiano di una miniera di smeraldi che descrive uno dei primi trattamenti conosciuti con le seguenti parole: "Quando si trova uno smeraldo, esso viene gettato nell'olio bollente, quindi in trucioli di legno e avvolto in lino o altro materiale." … ed anche: "Uno dei cabochon (di smeraldo, NDR) aveva un materiale di riempimento verde nelle fratture che raggiungono la superficie." Queste citazioni confermano la teoria secondo la quale gli smeraldi subiscono comunemente processi di oliatura già da centinaia di anni.

Il trattamento dello smeraldo spesso è volto quindi al fine di proteggere la pietra, migliorarne l’aspetto e renderla durevole nel tempo, per questo l’uso di olio, resina o polimeri è tollerato in gioielleria quando si va a scegliere uno smeraldo.

Non sono tollerati invece tutti quei trattamenti che vanno a modificare il colore e la trasparenza della pietra preziosa al fine di falsificarne il valore, come l’utilizzo di resine epossidiche per il riempimento delle crepe dello smeraldo, spesso colorate, l’irradiazione o il rivestimento, anche se quest’ultima pratica è davvero poco frequente. Smeraldo2